mercoledì 14 febbraio 2024

UNA RIFLESSIONE SULLA QUARESIMA E ALCUNE NOTE STORICHE

Il Mercoledì delle Ceneri è stato l’inizio di un cammino spirituale verso la Pasqua.

Le ceneri che il sacerdote ci ha posto sul capo sono state un monito, insito nelle formule che accompagnano il gesto, per la necessaria presa di coscienza del nostro limite antropologico: “ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai” e della necessità che abbiamo di Dio per raggiunge la pienezza della nostra umanità come la intuiamo, verso cui tendiamo anche senza rendercene conto e come è stata progettata dal Creatore,  San Paolo scrive: “fino all'uomo perfetto, fino a raggiungere la misura che corrisponde alla piena maturità di Cristo” (Ef 4,13). Cristo è l’archetipo dell’uomo, il cammino spirituale della Quaresima è quindi tendere a modellare la nostra vita su quella di Cristo: “convertiti e credi al Vangelo” .

La chiesa ci suggerisce tre strumenti per questo cammino:” la preghiera” con cui incontrare il Signore che non è necessariamente fatta di parole, ma di relazione prima di tutto del cuore, conoscenza e incontro personale in cui confrontare la nostra vita con quella di Cristo. Conoscenza anche come studio e lettura della Parola di Dio che è preghiera, confronto che è esame della propria vita in rapporto alla stessa Parola di Colui che ci ha rivelato essere la Vita.  Il secondo strumento è poi il “digiuno” fatto non solo di privazioni materiali, ma soprattutto di privazioni di ciò che dall’esame della nostra vita abbiamo percepito come ostacolo al nostro progetto quaresimale.  Dai primi due strumenti consegue il terzo, quello che Chiesa chiama “l’elemosina”, che è quell’amore concreto, anche frutto del “digiuno”, condivisione di beni materiali di cui ci siamo privati a favore dei fratelli in difficoltà che discende dall’aver incontrato Cristo e averlo seguito e quindi fatto per suo amore. 

Mentre il termine “quaresima” nelle lingue neo latine ha il significato di “quaranta”, “quadragesima” in latino, cioè i 40 giorni che ci separano dalla Pasqua, in lingua inglese la parola quaresima ha un significato più poetico, è chiamata “Lent”, parola che deriva dal termine sassone “Lencten“, che a sua volta significa “primavera”.  Primavera sia perché la Pasqua a cui tende la quaresima è normalmente in primavera nell’emisfero nord e sia perché la Pasqua è anche una primavera, una rinascita dell’anima.

Il Mercoledì delle Ceneri ha dato ispirazione anche in letteratura, nella musica e nel cinema soprattutto nei Paesi anglosassoni: “Ash Wednesday” (Mercoledì delle Ceneri) è il titolo di un'opera in versi di Thomas Stearns Eliot, composta a Londra tra il 1927 e il 1930, con lo stesso titolo è un romanzo dello scrittore Ethan Hawke, pubblicato, nel 2002, un racconto del tedesco Heinrich Böll, due film  di due registi statunitensi,  Edward Burns e di Larry Peerce hanno questo titolo, ancora hanno titolato “Ash Wednesday”  l’album musicale del cantautore americano Elvis Perkins e il  gruppo musicale Shivaree. “Mercoledì delle Ceneri” è poi il titolo di varie opere pittoriche di autori diversi come il polacco Julian Fałat, il tedesco Carl Spitzweg, l’italiano Riccardo Tommasi Ferroni.

Qualche nota storica: la penitenza della Quaresima  affonda fino all’epoca apostolica, anche se non conosciamo come fosse strutturata, sappiamo invece che nella Chiesa primitiva due o tre giorni di digiuno anticipavano la celebrazione della Pasqua, soprattutto come preparazione dei catecumeni al battesimo che si tendeva a celebrarlo nella veglia che precedeva la festività della Resurrezione del Signore, è invece storicamente certo che nella Chiesa di Alessandria si praticasse il digiuno per tutta la settimana precedente la Pasqua.  Questo uso è testimoniato dallo storico del V secolo Socrate Scolastico,  nella sua opera “Storia Ecclesiastica” ,il quale riferisce anche che nell'Illiria e in Grecia si praticava un digiuno nelle sei settimane che precedevano la Pasqua, mentre a Roma il digiuno era osservato per tre settimane.  Verso la fine del V secolo il periodo quaresimale inizia, come oggi, nel mercoledì, in alcune chiese il venerdì, prima della prima domenica di Quaresima. In un primo momento questo cammino quaresimale era destinato ai catecumeni per prepararsi al battesimo e ai penitenti che si preparavano per il sacramento della riconciliazione il giovedì prima della Pasqua, successivamente questo uso della penitenza quaresimale si estenderà a tutti i cristiani. Dal V sec. le regole per il digiuno diventarono molto rigide: “Era permesso un solo pasto, verso sera, la carne non era ammessa nemmeno la domenica, era proibito anche il consumo del pesce e talvolta anche di uova e prodotti caseari.  Le Chiese orientali continuano a seguire anche oggi queste regole. Tra il VI e il VII secolo il cammino quaresimale venne  prolungato, prima di un’ulteriore settimana (Quinquagesima, 50 giorni per la Pasqua), poi per altre due domeniche (Sessagesima e Settuagesima), questo è menzionato nelle omelie del Papa San Gregorio Magno, solo a partire da IX secolo questa prassi si diffonderà in tutta l'Europa occidentale.  Questo prolungamento sarà poi abolito nel rito romano dopo il Concilio Vaticano II, mentre resta tutt’ora in uso in Italia nelle chiese della diocesi di Milano che conserva l’antico rito ambrosiano e in Gran Bretagna, USA e Australia per le celebrazioni degli Ordinariati cattolici anglicani.

Enrico Pierosara

martedì 18 gennaio 2022

ORDINARIATI PERSONALI ANGLICANI

 


Un Ordinariato personale, denominato anche "Ordinariato anglicano", è una struttura canonica della Chiesa cattolica istituita dalla Costituzione Apostolica “Anglicanorum coetibus” del 4 novembre 2009.

Gli ordinariati furono istituiti per consentire a gruppi di anglicani desiderosi di entrare nella piena comunione con la Chiesa Cattolica di conservare gli elementi del loro patrimonio liturgico e spirituale, in particolare la ricchezza dei riti e delle tradizioni liturgiche insieme ad ogni altro aspetto della cultura anglicana, che fossero in sintonia con la fede cattolica.  Questi Ordinariati sono equivalenti alle diocesi e possono essere costituiti nello stesso territorio di altre diocesi.

Attualmente esistono tre ordinariati:

Ordinariato personale di Nostra Signora di Walsingham (Inghilterra, Galles e Scozia);

Ordinariato personale della Cattedra di San Pietro (Stati Uniti e Canada);

Ordinariato personale di Nostra Signora della Croce del Sud (Australia e Giappone).         

 

La costituzione apostolica fu una risposta da parte della Santa Sede alle richieste provenienti da diverse Chiese anglicane, in particolare della Comunione anglicana tradizionale [Traditional Anglican Church (TAC)] e dalle sezioni anglo-cattoliche della Comunione anglicana raccolte nell'organizzazione “Forward in Faith”, e, all'interno della Chiesa cattolica, dagli anglicani già entrati in comunione con la Chiesa Cattolica, ai quali già dal 1980 il papa Giovanni Paolo II concesse la creazione, all'interno del territorio delle diocesi degli Stati Uniti, di parrocchie in cui la liturgia sarebbe stata celebrata in una forma approvata della tradizione anglicana e con il clero composto da ex sacerdoti anglicani nuovamente ordinati nella Chiesa Cattolica.

Molti di questi ex anglicani avevano lasciato la Chiesa episcopale a causa della concessione dell'ordinazione episcopale alle donne, della revisioni della liturgia e dei cambiamenti nel suo insegnamento morale. 

 L’evento più importante che portò alla creazione degli Ordinariati Personali fu la petizione inviata alla Santa Sede, nel mese di ottobre del 2007, da parte della Comunione Anglicana Tradizionale nella quale si chiedeva la piena unione sacramentale con la Chiesa Cattolica Romana.   La richiesta era a nome dell’intera Comunione unita  in tutto il mondo  sotto un proprio primate, ma al di fuori della comunione con la sede di Canterbury.   Tutti i vescovi della Comunione, presente il vescovo primate John Hepworth, firmarono sull’altare una dichiarazione in cui si dichiarava di aderire totalmente alla dottrina espressa nel Catechismo della Chiesa Cattolica, riconoscendo questo documento come la sola autentica e completa espressione della fede cristiana.

Il 5 luglio 2008, il cardinale William Joseph Levada rispose a questa richiesta formale di "unione delle strutture e sacramentale piena" con la Chiesa cattolica affermando che la Congregazione per la dottrina della fede avrebbe attentamente esaminato la richiesta proiettata verso la piena unità.

La richiesta della TAC è stata pertanto la base per la decisione di emettere la costituzione apostolica Anglicanorum coetibus il 9 novembre 2009, insieme a norme integrative per gli ordinariati.

La promulgazione della Costituzione Apostolica venne preceduta il 20 ottobre 2009 da una conferenza stampa a Roma del cardinale William Joseph Levada e dall'arcivescovo di Canterbury Rowan Williams con l'arcivescovo di Westminster Vincent Nichols, in una conferenza stampa simultanea a Londra, per evidenziare che la decisione romana non era in alcun modo in contrasto con la Comunione Anglicana.

La Costituzione permette ai fedeli già anglicani di entrare in piena comunione con la Chiesa cattolica conservando elementi del patrimonio spirituale e liturgico anglicano, permette l'ordinazione sacerdotale a chierici sposati anglicani, ma nel caso di vescovi anglicani, se sposati, non possono ricevere l’ordinazione episcopale.   Tuttavia ai vescovi anglicani entrati nella piena comunione con la Chiesa Cattolica, a causa del dubbio sulla validità della loro ordinazione episcopale, pur non potendo essere riordinati a causa dello stato matrimoniale, è concesso l’uso delle insegne episcopali come mitria , pastorale, croce pettorale e stemma e possono anche far parte delle Conferenze Episcopali, come è concesso ai vescovi emeriti.     I chierici ex anglicani che quasi sempre chiedono di continuare ad esercitare il ministero nella Chiesa Cattolica, ricevono nuovamente l’ordinazione diaconale e presbiterale, con grande umiltà anche se erano stati vescovi nella precedente situazione canonica anglicana.  I sacerdoti passati all’anglicanesimo dopo essere stati ordinati nella Chiesa Cattolica o quanti avessero delle situazioni matrimoniali irregolari non possono esercitare il sacerdozio nell’ordinariato, ma sono stati accolti nella Chiesa cattolica come laici.   Il primate della Comunione Anglicana Tradizionale, il vescovo John Hepworth che aveva sollecitato e promosso l’unione, non poté essere accettato come sacerdote perché era passato alla Chiesa Anglicana dopo essere stato precedentemente ordinato sacerdote nella Chiesa Cattolica e perché aveva una situazione matrimoniale irregolare essendo divorziato, rimase lungo tempo in attesa di poter rientrare nella comunione cattolica anche a causa di ostacoli frapposti da alcuni vescovi australiani, ma grazie and un indulto prima di morire fu riaccolto in seno alla Chiesa e riammesso nell’ordine sacerdotale. E’ morto il 1 dicembre 2021.       L'Ordinario  può  essere sia un sacerdote che un vescovo. L’Ordinario, non vescovo, pur non potendo ordinare diaconi e presbiteri, ha i poteri e privilegi propri dei vescovi, può ammettere i candidati agli ordini sacri, conferire gli ordini minori del lettorato e dell'accolitato, può utilizzare i simboli episcopali, come mitra, pastorale, anello vescovile, croce pettorale, zucchetto talare viola. L’Ordinario fa parte delle Conferenze Episcopali dei loro Paesi con diritto di voto.    Ogni ordinariato ha un consiglio di governo composto da almeno sei sacerdoti che è presieduto dall'ordinario, è dotato di un consiglio finanziario e di un consiglio pastorale. Un ordinariato può anche istituire un proprio tribunale per cause matrimoniali e di altro tipo .     I seminaristi dell'ordinariato dovranno essere preparati con gli altri seminaristi cattolici, anche se l'ordinariato può stabilire una casa di formazione propria per trasmettere meglio il patrimonio anglicano.  Oggi, gli Ordinariati hanno anche proprie comunità religiose maschili e femminili.

 Dopo la pubblicazione della costituzione apostolica Anglicanorum coetibus, vari gruppi di anglicani inviarono a loro volta una petizione alla Congregazione per la dottrina della fede per essere accettati negli ordinariati.  Il 3 marzo 2010, a Orlando, in Florida, gli otto membri della Camera dei vescovi della Chiesa anglicana in America votarono all'unanimità di entrare a far parte della Chiesa cattolica insieme a 120 parrocchie e quattro diocesi.    Il 12 marzo 2010, la Chiesa anglicana cattolica del Canada chiese formalmente l'erezione di un ordinariato in Canada.    La Chiesa anglicana cattolica in Australia e la sezione australiana di "Forward in Faith", chiesero congiuntamente l'istituzione di un ordinariato nel loro paese.   Stessa cosa fece la Chiesa dello Stretto di Torres. Parte dei 17 chierici della Chiesa anglicana tradizionale nel Regno Unito chiesero di essere accettati nell’ordinariato.

Impossibile raccontare qui la storia degli ordinariati in questi anni, sarebbe un lavoro troppo vasto, voglio solo ricordare l’ultimo arrivo più significativo nell’ 0rdinariato di Nostra Signora di Walsingham, lo scorso 30 ottobre 2021, il vescovo anglicano Michael Nazir-Ali, sposato, con due bambini e Membro della Camera inglese dei Lord fin dal 1999, si è convertito al cattolicesimo dichiarando che la sua Chiesa aveva perso il suo spirito ed è stato ordinato sacerdote dal Cardinale Vincent Nichols, arcivescovo di Westminster.

 L'appartenenza agli ordinariati, tuttavia, non è limitata esclusivamente agli ex anglicani, in essi possono entrare anche cristiani provenienti da altre Comunità protestanti, luterane, metodiste, ecc. o cattolici che hanno membri ex anglicani nella loro famiglia.

La liturgia dei tre Ordinariati è caratterizzata dalla revisione dei riti della tradizione anglicana con l’approvazione dalla Santa Sede per la celebrazione dell'eucaristia e degli altri sacramenti, la liturgia delle ore e le altre funzioni liturgiche. Il rito romano è sempre consentito per gli ordinariati, mentre il messale ufficiale è stato adattato dal “Book of Divine Worship” che le parrocchie americane, create per gli ex anglicani e episcopaliani accolti nella Chiesa Cattolica, utilizzavano prima dell'istituzione degli stessi Ordinariati.  Questo testo è ispirato oltre che da elementi del rito romano, in particolare dal “rito di Sarum” che era il rito in uso in Inghilterra prima della Riforma , ma anche da  molti elementi del Book of Common Prayer, libro fondamentale di culto della Comunione Anglicana.  Alla fine del 2013 venne adottato anche un nuovo “Ordo Missae”.

 Oggi l’Ordinario per l'Ordinariato personale di Nostra Signora di Walsingham (in latino: Ordinariatus Dominae Nostrae Valsinghamensis in Anglia et Cambria)  è Mons. Keith Newton, ex vescovo anglicano inglese, per l’ Ordinariato personale della Cattedra di San Pietro (in latino: Ordinariatus Cathedrae Sancti Petri in Civitatibus Foederatis Americae Septentrionalis) Ordinario è il vescovo Steven Joseph Lopes, per Ordinariato personale di Nostra Signora della Croce del Sud (in latino: Ordinariatus Dominae Nostrae Meridianae Crucis in Australia) Ordinario è Mons. Carl Reid, ex vescovo anglicano canadese.

 

NOTA AGGIUNTIVA: Nostra Signora di Walsingham, da cui prende nome l’Ordinariato Personale Anglicano inglese è un appellativo che cattolici e numerosi anglicani attribuiscono alla Beata Vergine Maria. Il titolo deriva dalla tradizione secondo cui la Vergine sarebbe apparsa in sogno ad una nobildonna inglese, Richeldis de Faverches, nel 1061 nel villaggio di Walsingham nel Norfolk, in Inghilterra.  La Vergine Maria avrebbe chiesto di edificare una copia della "Santa Casa" di Nazareth che poi sarebbe stata traslata a Loreto. La copia divenne un santuario e luogo di pellegrinaggio.  Nei secoli successivi vennero in pellegrinaggio vari re e lo stesso Enrico VIII che poi separò la Chiesa di Inghilterra da Roma. Il santuario e i pellegrinaggi furono soppressi nel 1538 dallo stesso Enrico VIII, finché nel 1921, il sacerdote anglicano Alfred Hope Patten, parroco di Great and Little Walsingham, volle ricostruire il santuario fra il 1931 ed il 1938, compresa la replica della Santa Casa e la statua della Vergine col Bambino, riproducendo l’immagine dal sigillo di un convento agostiniano del 1153.   Oggi il santuario di Nostra Signora di Walsingham è il santuario nazionale mariano d’Inghilterra e la Vergine di Walsingham è considerata la patrona della nazione ed è  venerata sia dai cattolici che dagli anglicani.

 

Enrico Pierosara

                                                                                                    

martedì 19 gennaio 2021

LE ORDINAZIONI ANGLICANE

Il papa Leone XIII, con la bolla "Apostolicae Curae"  del 13 settembre 1986 dichiarò che le ordinazioni anglicane, fino ad allora, non erano valide. Già dal 1555, Paolo IV con la bolla “Praeclara carissimi” e con il Breve “Regimini universalis” aveva dichiarato nulli gli ordini conferiti secondo l’Ordinale edoardiano.  Alle stesse conclusioni era pervenuta anche la Chiesa Ortodossa russa: nel 1886 ci fu un incontro tra anglicani e alcuni vescovi russi, gli anglicani chiesero la reciprocità nel riconoscimento della validità delle rispettive ordinazioni, non se ne fece nulla, gli ortodossi non andarono oltre la semplice cortesia.

Durante il regno di Enrico VIII, una volta consumata la separazione da Roma, i vescovi continuarono ad essere ordinati validamente, ma con l'avvento del successore Edoardo VI la Chiesa di Inghilterra recepisce molte dottrine luterane, anche ad opera dell'arcivescovo Crammer, validamente ordinato. Crammer, alla morte del re abolisce il Pontificale Romano ed il Messale, sostituendolo con un "Officio di comunione" e con un "Ordinale" pieno di testi provenienti dalla Riforma e di altri del tutto nuovi, che poi nel 1552 modifica nuovamente in senso maggiormente "riformato".  Crammer aveva in mente di escludere dalla nuova liturgia qualunque riferimento al concetto di sacrificio e di sacerdozio. Nel nuovo Ordinale non si accenna quale potestà viene conferita con l'Ordine sacro, in particolare al potere di consacrare e di offrire il sacrificio a Dio, sono inoltre omesse le unzioni ed è omessa la "traditio instrumentorum" (messale, calice, patena, ecc). La preghiera di consacrazione viene abbreviata in questi termini: “Ricevi lo Spirito Santo. I peccati che rimetterai saranno rimessi, quelli che riterrai saranno ritenuti. Sii fedele dispensatore della parola di Dio e dei suoi santi sacramenti” ed è separata dalla imposizione delle mani. Con questo Ordinale vengono consacrati 6 vescovi. Con l'avvento di Elisabetta I, la Chiesa di Inghilterra assume nel rito altri aspetti di origine protestante. Elisabetta scelse per la sede primaziale di Canterbury il suo cappellano Matteo Parker, ma nessun vescovo validamente ordinato voleva consacrarlo. Fu ordinato da tre  vescovi ordinati con l'Ordinale di Crammer, uno di questi Barlow non si è certi che fosse stato ordinato vescovo in un qualche modo, mancando ogni documento a riguardo.  Per l'ordinazione fu utilizzata questa formula " «Accipe Spiritum Sanctum ac memento ut exsuscites gratiam Dei, quae in te est per.......... Non enim dedit nobis Deus spiritum timoris, sed virtutis et caritatis et sobrietatis. ...  "  ((Ricevi lo Spirito Santo e ricorda di suscitare la grazia di Dio che è in te per……….  Infatti Dio non ci ha dato uno spirito di paura, ma di virtù, carità et sobrietà), in cui non si parla dell'ufficio episcopale.  Nel 1662, gli anglicani dubitando loro stessi della validità delle loro ordinazioni aggiunsero nella formula di ordinazione espressa nell'ordinale " Accipe Spiritum Sanctum in officium et opus Episcopi in Ecclesia Dei " (Ricevi li Spirito Santo per l’ufficio e la funzione del Vescovo).   Se questa formula può considerarsi accettabile  questo avveniva però dopo 103 anni dalla consacrazione di Parker e in quel tempo non esistevano più vescovi validamente ordinati, con la conseguenza che la successione apostolica era stata interrotta.  Ci sarebbe poi da parlare dell'intenzione dei consacrandi di fare quello che fa la Chiesa, nel conferimento dell'ordine.     Riporto alcuni scritti di ecclesiastici anglicani di vari periodi storici, a partire dallo scisma da Roma, che spiegano bene come intendevano il loro status di ordinati: questi non avrebbero mai inteso ricevere e trasmettere l’ordine sacro così come creduto dalla Chiesa Cattolica, dalle Chiese Ortodosse e come inteso prima della Riforma.  Il vicario di Exton (anglicano), infatti, nell’«Echo» scriveva: «Noi non crediamo vi siano Ordini nel senso cattolico e consideriamo l’imposizione delle mani come una semplice e formale ammissione nel ministero di una denominazione qualunque. Nella Chiesa episcopale (anglicana) noi riceviamo l’ufficio di ministrare al popolo dall’ufficiale capo, il vescovo… Nella nostra Chiesa non esistono né vescovi, né sacerdoti, né sacrifici… Noi siamo soltanto ministri, come i nostri fratelli delle Chiese dissidenti (i protestanti)».   «Con la riforma – scrive un altro ministro anglicano su «The Rock» -  i capi della Chiesa d’Inghilterra si separarono deliberatamente ed effettivamente dalla Chiesa di Roma, ripudiando il suo insegnamento sul sacerdozio e sull’episcopato, e perciò non ebbero mai, nell’ordinare, alcuna intenzione di conferire il sacerdozio, considerando il “sacerdotalismo” come ingiuria al sacerdozio di Cristo…».   E il vescovo anglicano di Liverpool, Dr. Ryle: «L’ecclesiastico della Chiesa romana è un vero prete, il cui principale ufficio è di offrire il sacrificio della Messa; per contro, l’ecclesiastico anglicano in nessun modo è prete: sebbene sia così chiamato, egli è soltanto un presbitero».  L’arcidiacono di Liverpool, Dr. Taylor, aggiungeva: «È un fatto storico che dall’”Ordinale” del 1550 non solo fu esclusa per l’ordinazione la formula sacrificante “accipe potestatem offerre sacrificium”, ma altresì ogni traccia dell’idea di sacrificio e di sacerdozio; è vero che vi è conservata la parola “prete”, ma le funzioni e le manifestazioni proprie del prete sono svanite».   Stando così le cose, nell’ordinazione anglicana, manca la forma e l’intenzione di conferire il diaconato, il presbiterato e l’episcopato così come inteso dalla Chiesa Universale.   Questo si capì da subito: quando il Card. Polo, legato papale in Inghilterra, al tempo della Regina Maria (nel breve ripristino della comunione con Roma; Maria era cattolica) tentò di riordinare le diocesi inglesi, stabilì, con l’approvazione del Papa Paolo IV, che i vescovi venissero riordinati, perché «non servata forma et intentione Ecclesiae».   Sant’Agostino aveva scritto che “La Chiesa dei battezzati è il mistero- .... di Cristo, presente nella Chiesa attraverso l'intenzione del ministro...”.

Dal 1887 si intensificarono i rapporti con i vecchi cattolici fino ad entrare in reciproca comunione e alcuni vescovi furono ordinati tali da vescovi veterocattolici che hanno la successione apostolica.  Altri ancora furono ordinati da vescovi ortodossi.  Gran parte sono stati ordinati all'interno della Chiesa d'Inghilterra,  Tutto questo fa in modo che non si possa dire che la validità delle attuali ordinazioni anglicane si sia ristabilita, per cui i vescovi che aderiscono alla Chiesa Cattolica, (come i primi tre che sono entrati nel nuovo Ordinariato Personale di Nostra Signora di Walsingham) o presbiteri anglicani, sono riordinati sacerdoti "sub conditione", naturalmente a partire dal diaconato.   Essi sono coscienti del dubbio della loro ordinazione e con molta umiltà (assolutamente encomiabile) chiedono alla Chiesa che l'ordinazione sia reiterata.   Certo che se la loro prima ordinazione fosse valida, la nuova non avrebbe efficacia; questo spiega anche perché ai vescovi anglicani che entrano nella Chiesa cattolica e sono riordinati presbiteri, la Santa Sede concede di poter conservare le insegne episcopali, croce pettorale, mitra e pastorale.

Enrico Pierosara